
Assunzione di Maria (A. Carracci)
L’Assunzione della Vergine di Annibale Carracci (1600-1601) è un capolavoro che sintetizza armoniosamente il classicismo rinascimentale e il dinamismo barocco. L’opera si sviluppa su due registri principali: nella parte inferiore, gli Apostoli sono disposti intorno al sepolcro vuoto di Maria; le loro pose sono cariche di emozione e i gesti intensi trasmettono stupore, venerazione e partecipazione. Nel registro superiore, Maria è raffigurata mentre ascende al cielo, avvolta in un manto luminoso e circondata da angeli che ne enfatizzano la leggerezza e la grazia.
Il movimento ascensionale è sottolineato dalla disposizione dinamica delle figure angeliche e dalla linea verticale che guida lo sguardo verso l’alto. Carracci utilizza una palette cromatica ricca e luminosa, alternando tonalità calde e dorate nella parte superiore a colori più sobri e terrosi in quella inferiore. La luce è impiegata con grande maestria, focalizzandosi sulla figura di Maria e mettendo in risalto la sua centralità nel contesto compositivo. L’opera riflette l’influenza di grandi maestri del Rinascimento come Raffaello, evidente nella composizione equilibrata e nella grazia delle figure, e Michelangelo, percepibile nella monumentalità e nella forza espressiva degli Apostoli. Tuttavia, Carracci aggiunge una vivacità emotiva e una dinamica che sono proprie del nascente Barocco, segnando un punto di svolta nell’evoluzione dell’arte sacra. Questo capolavoro ha avuto un impatto duraturo sull’arte religiosa del XVII secolo, influenzando generazioni di artisti e confermandosi come una pietra miliare dell’arte sacra.